tutti riuniti, oggi, i marinai, col commodoro e la vice. si discute di quanti voti (uno) bocciare un emendamento. si discute di lettere di un marinaio al commodoro. si discute di dirittidoveriricorsiregolamenticodicilliarticoli.
si discute, forse, è una parola grossa.
qualcuno discute. ma gli altri, gli altri...
gli altri marinai si sono attrezzati al maremoto. salvagenti ovunque: chi legge seneca, chi i temi dei clandestini, chi il giornale. aggrappati al reale, qualechessia, pur di sopravvivere alla marea di insulsaggini, alle ondate di insulti che si infrangono sulle teste.
un marinaio in là con gli anni, esacerbato prima da tutta una vita che da questo pomeriggio, urla : 'baaaaaaaaaaastaaaaaaaaaa...sto buttando via il miiiiiiiiiio teeeeeeeeeempoooooooo'.
'professore, si curi!', replica il commodoro.
'eeeeeeeeeeehhhh? queste cose a me non le diiiiiiiiiiiiceeeeeee, oooooeeeeeeeehhhh!'
la seduta è chiusa.
la mareggiata si calma.
fuori, una clandestina aspetta i suoi amici. in una cuccetta vedranno 'il senso della vita' dei monty python. se non fosse che mi sento più vicina a lei che ai marinai, mi vergognerei.
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