e c’era l’egidio
c’era, perché adesso non c’è più
è stato nei sottomarini, in guerra
ha visto e sentito l’onda delle bombe
si è corroso la pelle sotto il sole salmastro
e ha riso e pianto coi suoi compagni
condiviso sogni e disillusioni
mai smesso di credere obbedire combattere
i giorni di sole, li passava sulla panchina del giardino
sempre la stessa, da quattro anni
cappellino, calzoncini corti, libro aperto
leggeva
la sera, spiegava il libro
la vita
il passato
al suo compagno di stanza, il peppino
poi
il sangue ha iniziato a uscirgli dal naso
e poi da tutto il resto
e infine è uscita anche la vita.
il peppino, ora, si aggira per il giardino, con le sue quattro ruote e la sua sola domanda.
’chi mi spiega i libri, la sera, adesso?’
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