riflessioni da una nave in rotta nel mondo_fuori e dal mondo_fuori, quando sbarco dalla nave
lunedì 21 maggio 2012
la febbre reloaded
ci sono mattine, nella nave, in cui si respira aria di libertà. in cui il mondo_fuori e quello nella nave si mescolano. sono momenti di grazia, e la vita riacquista una sua minima interezza.
succede quasi sempre quando montale ci parla, quando pasolini ci parla, quando ci parla saba, e quando l'arco di tempo fra 8 e 900, e lo spazio fra francia e italia, italia e inghilterra, stati uniti e italia si accorcia in un unico pensiero che non è mai pensiero unico.
succede quando l'uomo si accorge di appartenere ad un'unica sola condizione, quella umana, appunto.
e succede che gli spettacoli visti le mostre le canzoni i quadri, si mescolino insieme, senza confondersi.
si chiama cultura. si chiama coltura di intelligenze. si chiama intus_legere la realtà, capire da dove veniamo, intuire dove stiamo andando.
criticare. piccoli allievi del sospetto anche noi, apprendisti dietro ai maestri. criticare, e scegliere cosa sia meglio, o meno peggio. scartare. esercitare il dono del pensiero.
così, quando, la sera dopo una di quelle mattine, càpita di ascoltare queste parole
oppure queste
tutto si tiene.
e quando, la sera seguente, càpita di ascoltare queste parole
la sensazione diviene ancora più netta.
e capiamo che a stare dalla parte del torto si soffre un po'. ma, quando troviamo i simili, la luce che emaniamo insieme consola, e ripaga.
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