non correre.
lo so che non puoi sentirmi, e non ti sei neanche voltato a guardare se ti stessi guardando.
tu, che, col tuo zaino delle medie già zeppo di libri del liceo, corri a prendere il bus, il primo bus scolastico della tua vita.
tu, che, col tuo sorriso indistruttibile, mi hai detto 'ho già voglia di conoscere...fatti non foste a viver come bruti, no?'.
però non correre.
lascia che imprima nella mente l'immagine di te, figurina blu contro il sole che sta sorgendo dietro alla collina, di te, giovane ragazzo teso a 'prendereilbus', unica tua preoccupazione, da oggi, per sei mattine su sette, per cinque anni.
e, quando l'avrò impressa, lascia che asciughi una lacrima.
che, sai, le mamme la mattina sono tutte un po' psicolabili.
poi, scompari pure.
a volte quelle lacrime le asciugano anche i papà,
RispondiEliminaper loro che, invece, corrono sempre,
ma che guardano anche indietro, senza farsi vedere,
per essere sicuri che noi si sia sempre là.
grazie
grazie Laura...
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