Loro stanno tutti in pochi chilometri.
Sono uomini, e donne.
Fanno i mestieri più diversi fra loro.Una insegna didattica della
matematica. Un'altra è antropologa della differenza di genere. Una
gestisce una ditta di import export. Uno disegna gioielli e li vende nel
suo negozio. Un altro fa il giudice supplente.
Loro
stanno tutti in pochi chilometri. Erano ragazzi e ragazze, raccolti nel
periodo più propizio per le amicizie, la giovinezza. Il momento della
sincerità e degli slanci, dei sogni e dell'innocenza, delle confidenze e
dell'abbandono. Fiori coltivati lungo la strada, bagnati dalle tempeste
dell'esistenza, fatti crescere sotto il sole dei giorni felici.
Successi, sconfitte, lutti, risate, e ancora notti e vacanze e viaggi e
balli, canti, sorrisi, abbracci e lacrime. Arrivederci e benarrivato,
partenze e arrivi, lettere e telefonate a vincere le distanze.
Loro
stanno tutti in pochi chilometri. In una città indicata dal dito sicuro
del padre, dallo sguardo paziente del padre, dalla volontà previdente
del padre, che preparava la medicina per curare la sua assenza, decenni
prima che questa accadesse. Sono amici e figli di amici, sono amici di
amici spariti, e questi sono restati, mentre di quelli nemmeno ricordo
il nome. Alchimia di coincidenze, simbiosi simpatica, e riconoscersi
fratelli di madre diversa, con lo stesso padre, con gli stessi occhi
chiari e sinceri.
Una esplode di vita, adora ballare,
cantare, e parlare senza sosta. Il tempo le ha lasciato poche tracce
nella voce e nell'anima, entrambe brillanti come pezzi di quei vetri che
si trovano sulla spiaggia, semplici, eppure necessari per farla
splendere.
Uno fulmina con lo sguardo, occhi acuti come la sua
ironia, e penetranti come la sua risata. Le mani non smettono di
muoversi, impazienti, in attesa di poter esprimere la festa di allegria e
colori che si agita nella mente e di farla diventare luce di oro e
smalto.
Una fuma in continuazione, inquieta, e la vita è un'eterna
sigaretta da aspirare, e incontri da bruciare, senza consumarli, perché
la loro cenere diventa parole, libri, teorie, idee, da condividere e
regalare al mondo.
Uno ha occhi in cui si specchiano l'acqua del
mare e la trasparenza del cielo, e un passo indolente con cui attraversa
i giorni. Sembra arrendersi agli eventi, ma li condiziona, giunco
docile, che dona dolcezza e amore a chi sappia comprenderlo.
Una
si tende verso la vita con la positiva energia di uno spirito indomito, e
insieme con la precisione matematica di una mente lucida. Segue
l’algoritmo della vita senza stancarsi mai. E insieme ne aspetta la
soluzione.
Loro stanno tutti in pochi chilometri.
Troppo lontani da me. Loro stanno tutti nei pochi centimetri del mio
cuore. Eppure ci stanno bene, comodi. Ho impiegato una vita a far loro
posto. E adesso, che volo sopra di loro, nell’ennesima partenza, li
benedico con le mie lacrime, e faccio piovere con esse tutta l'energia
di cui sono capace.
Loro stanno a Barcellona. La loro città. Il mio cuore.
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