Resistere. Guardare lontano. Inciampare, e rialzarsi. Sempre con una
luce negli occhi, che spinge a guardare lontano, ad ampliare gli
orizzonti, e pazienza se non si vedono gli ostacoli vicini, che a volte
fanno inciampare. Avere una visione lontana da raggiungere aiuta a
continuare il percorso.
E non importa nemmeno se attorno ci sono
persone che fingono di condividerla, e invece vedono solo gli ostacoli
vicini, oppure sperano di avere vantaggi immediati. L'importante è
guardare lontano.
Il lago di Pusiano sarà sempre lo
stesso, da sabato 26 a martedì 29 luglio. Ma gli occhi che lo
guarderanno saranno diversi. Occhi piovuti da ovunque, dall'Italia
all'America, alla ricerca della stessa visione. Occhi adulti, che danno
luce a sguardi bambini, agli sguardi che avevamo tutti a Natale, quando era festa, e arrivavano i regali attesi da tempo, e si materializzava la
visione che avevamo inseguito per mesi: il giocattolo, la chitarrina,
la pista, la bambola, i 45 giri erano finalmente fra le nostre mani, e
noi davamo corpo ai sogni.
Ci sono persone che sanno
farlo anche da adulti, ed altre che le seguono, incantate dalla loro
capacità di ricreare quella stessa atmosfera di gioia gratuita e
passione realizzata. E c'è da scommetterci che tutte, in quei giorni, a
Pusiano vivranno emozioni simili.
Entrare nel parco di Palazzo
Beauharnais. Perdersi fra le bancarelle di dischi e libri, in cui
aleggia ancora la presenza densa di nicotina e umanità di Carlo Carlini.
Vagare fra strumenti e spartiti, fotografie e dipinti a tema musicale.
Mangiare e bere con amici che condividono lo stesso entusiasmo. Già
così, Natale a luglio.
Ma c'è di più. C'è la musica
pensata, scritta, vissuta e suonata davanti ai nostri occhi e alle
nostre orecchie; e per una volta i sogni si accordano con la realtà. Fra
i musicisti, alcuni sono compagni di una vita, altri icone lontane, che
si concretizzano, altri ancora universi da scoprire. La musica pervade
l'aria, scaturisce da ogni angolo, sale sul battello e va a trovare i
canguri dell'isola, costruisce ponti, consolida relazioni, incrocia
mondi e crea nuovi sogni, per lanciare il cuore oltre, quando questo
Natale sarà finito, e i pacchetti scartati, e le luci spente, e gli
ultimi abbracci consumati.
Perché la musica non si ferma. E le nostre visioni nemmeno.
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