martedì 1 settembre 2009

hallelujah


un pub di legno chiaro, diventato scuro con gli anni e con l'alito di guinness e fumo degli avventori.
un pub di doolin, di fronte all'atlantico.
un pub di sera d'agosto irlandese: dentro, caldo e rumore; fuori, un enorme vaporizzatore che spruzza una nebbia fina e bagnata, che non si sa se venga dal burren o dall'oceano, ma che cir_confonde idee e corpi.

un pub in cui pullman voraci scaricano frotte di giovanotte australiane o di pensionati tedeschi.
un pub con due violini e due chitarre e tanta musica, anche se le giovanotte e i pensionati sembrano essere più interessati alla birra o al whisky o a tutti e due.

poi, in mezzo alle chitarre e ai violini, si siede un uomo, capelli e barba bianchi, e l'aria di chi sa.
canta una canzone su una donna che aveva figli coraggiosi come il loro padre, che hanno lottato per quattro prati verdi.
una a una, le bocche di tutti si chiudono. ancora qualche distratto chiacchiera, sordo più dentro che fuori, chissà.

però poi l'uomo intona 'hallelujah'.
e tutto il pub tace.
forse le australiane la conoscono per shrek, forse gli altri pensano sia un inno di chiesa.
però il silenzio è totale, e 'hallelujah' risuona da tutti i tavoli, da tutte le bocche ebbre di whisky o di guinness, cuce insieme corde vocali irlandesi tedesche francesi italiane americane australiane spagnole, e sembra posarsi sui boccali vuoti, tracimare oltre il pub, mescolarsi al vapore bagnato, correre col vento oltre l'oceano, e finire in canada, là, di fronte, per tornare da dove è partito, nella tower of song, dove vive da sempre e per sempre.
riportando tutto a casa, insieme al 'grazie' e all''alleluia' di tutti per essere lì, per essere in quel pub, per esserci in quel momento, per essere vivi.

lentamente, l'uomo si alza, e, arrancando con dignità sulla sua gamba e sulle sue stampelle, esce dal retro, perdendosi nel vapore.
portando con sé la sua voce. però. e tutta la magia dell'irlanda.

2 commenti:

  1. quando ci siamo passati noi il pub era chiuso
    ma adesso un pò di quella magia è anche nostra ;o)
    hallelujah

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  2. Una fotografia oppure un video non avrebbero reso bene l'idea come invece hanno fatto le tue parole.amo anch'io quei posti e quelle atmosfere.

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