sabato 13 giugno 2009

13 giugno 1979





e io ero all'arena, quella sera, quando diedero la notizia della sua morte.
18 anni, e un'inconsapevolezza musicale a cui ora guardo con tenerezza (però finardi, guccini, de gregori, de andré, non me li facevo certo mancare).

cresceva invece proprio in quei giorni, i giorni prima della mia maturità ( essì, ero un anno avanti), anche la consapevolezza politica.il decennale di piazza fontana e di pinelli, il caso moro, il delitto impastato. la cronaca sofferta e vissuta, che mi ritrovo, trent'anni dopo, a cercare di spiegare ai ragazzi. per non dimenticare.

di quella sera ricordo l'emozione di vivere un concerto vero, fuori dalla mia piccola città provinciale, per un'IDEA, che valeva più, ancor più, della musica.
di quella sera ricordo la mia amica del cuore, le migliaia di facce pensose e comunque felici, mio padre che ci aspettava fuori per riportarci a casa in auto (il primo regalo adulto dei tanti che mi avrebbe fatto).
ricordo con nettezza il momento dell'annuncio della morte, l'applauso che era sbocciato, e ricordo di aver pensato che l'eco doveva arrivare fino a lui, il nostro grazie a lui, che aveva scelto di condividere con gli altri il dono di una voce aliena e umanissima, oltre che di una coscienza civile cristallina.

sono passati 30 anni, quella ragazzina ha conosciuto altra musica, ha percorso chilometri per sentire centinaia di concerti. ma quella sera l'ha custodita nel cuore, come l'inizio di un amore.
e quell'idea, seppur rattrappita, pulsa in lei.