sabato 6 dicembre 2014

I desideri della notte di Sante Nicola



"Fate attenzione a quello che desiderate...capace che magari poi si avvera..."

Sante Nicola, protettore delle vittime dei propri errori, protettore del debole fuoco che proviene da qualche parola d'amore, da qualche nota dispersa nel deserto delle nostre esistenze, fuoco che non brucia, ma scalda l'anima, nel freddo di una notte di dicembre.
Sante Nicola, santo trafugato, vilipeso, preso in giro, generoso, ascolta, segue, protegge, e, quando può, nella sua notte, provvede a risarcire i cuori malati di vita, o di qualche malattia alla vita connessa, rischio, pegno da pagare per non trascorrere giorni nell'indifferenza e nell'apatia.
Sante Nicola, anima transumante, amico dei viandanti, che non si rassegnano a cedere alla sofferenza e alla durezza del cammino, ma proseguono, nonostante tutto, armati di pazienza e passione.

La notte di Sante Nicola ha visto raccolti su un palco tre malati di Parkinson, ma soprattutto di vita; un pugno di artisti, a sostenere la lotta per vincere la malattia; duecento persone in platea, a donare il loro contributo. Ed è stata magia, e meraviglia, intreccio di chitarre, a sparare note di speranza come da mitragliatrici buone, a ricamare su voci che raccontavano storie di forza e resistenza, amore e amicizia, dolore e speranza. Ed è stata felicità, dell'unica concessa a noi mortali, felicità di attimi, sospesi nell'atmosfera, silenziosi e profondi. Ed è stata consapevolezza di vivere istanti unici, e di scoprire che unici sono tutti i singoli istanti che si vivono, quando la vita è come dovrebbe essere sempre.

La notte di Sante Nicola, nel suo spegnersi nell'alba, ha visto incontrarsi anche due persone speciali, uno che approdava alla casa dell'altro come a un porto sicuro, e l'altro che aspettava da anni quel ritorno. I desideri, per una notte, si sono avverati, ricomposti miracolosamente, come le tessere di un mosaico strambo, impreciso e magnifico, perché pulsante della vita, dei destini e delle speranze di persone che non hanno mai rinunciato mai a sognare. Perché i desideri, capace che magari poi si avverino. Nonostante, o forse grazie, ai nostri errori.