giovedì 11 febbraio 2010

la fiducia

lunedì la nave si è trasferita, armi (l'intelligenza) e bagagli (la voglia di comunicare) a bologna. è andata da clandestina su un transatlantico, dapprima silenziosa, timida. poi sempre più sicura di sé, è uscita allo scoperto, si è lasciata coinvolgere, ha parlato e capito.
una lezione sugli stereotipi di genere presenti negli spot e negli annunci pubblicitari, tenuta dall'ottima giovanna cosenza (www.giovannacosenza.it), in un'aula raccolta, con clandestini liceali e universitari mescolati insieme.
solo gli sguardi e le prime rughette d'espressione tradivano i sei anni di differenza. per il resto, stessi jeans, stessi piercing, stessi maglioni slabbrati e sciarpone. e le voci si mischiavano, gli interventi si sovrapponevano, più ponderati quelli dei più grandi, più analitici quelli dei più giovani.
ma l'emozione, per noi, è stata forte. formare coscienze critiche attraverso il confronto. la missione più alta. per tre ore, è stata raggiunta.



due giorni dopo, nella nave, alessio brunialti e la sua chitarra hanno accompagnato cinquanta clandestini in un'escursione nel tempo, attraverso le canzoni contro la guerra. bob dylan, buffy saint john, certo, ma anche victor jara, ma anche boris vian, ma anche billy bragg e donovan.
i clandestini in silenzio ascoltano e pensano. il rumore del pensiero è palpabile.
e alla fine della lezione concerto molti si fermano a chiedere, discutere.
la fiducia nel futuro si può toccare, quando si osa chiedere.

martedì 9 febbraio 2010

love is life

quando una serata è benedetta lo capisco subito:
è quando il mondo_fuori mi sembra mio,
quando i sorrisi sono sinceri,
e le parole sono essenziali e tutte giuste,
ma gli sguardi lo sono di più.

quando ci si preoccupa per gli altri, che stiano bene come noi,
e quando succede, si sta ancora meglio.
quando si vede quel brillìo negli occhi, riflesso del nostro.

e condividere le emozioni è una gioia pura.
il filo a stringere, esile eppure tenace, è l'amore.
love is the answer, always.
quello perduto e urlato,
quello trovato e custodito,
quello sperato e atteso.
e, a dire l'amore. è la musica.

josh ritter è l'umiltà dei grandi,
marketa irglova è la tenerezza dei semplici,
glen hansard è l'energia dei carismatici,
e tutti i musicisti sul palco sono il divertimento e l'urgenza del suono,
che diventano felicità fatta note.
come quella voce a doolin, come quel biniou in bretagna, come quel violino a barcellona, come quel flauto a firenze. come ogni volta in cui la musica nasce dalla strada, e per la strada di ogni cuore si perde.

I'm not afraid to go but it goes so slow...




il mondo, per due ore, è quello che deve essere,
quello che Dio avrebbe voluto che fosse per sempre.
e il fatto che degli uomini su un palco,
e degli uomini attorno al palco,
riescano a riprodurne la formula
è un'alchimia di vita, musica e amore rara a trovare.

and I'm closer than I've ever been before...