giovedì 17 luglio 2014

Natale a luglio (Buscaday)

Resistere. Guardare lontano. Inciampare, e rialzarsi. Sempre con una luce negli occhi, che spinge a guardare lontano, ad ampliare gli orizzonti, e pazienza se non si vedono gli ostacoli vicini, che a volte fanno inciampare. Avere una visione lontana da raggiungere aiuta a continuare il percorso.
E non importa nemmeno se attorno ci sono persone che fingono di condividerla, e invece vedono solo gli ostacoli vicini, oppure sperano di avere vantaggi immediati. L'importante è guardare lontano.

Il lago di Pusiano sarà sempre lo stesso, da sabato 26 a martedì 29 luglio. Ma gli occhi che lo guarderanno saranno diversi. Occhi piovuti da ovunque, dall'Italia all'America, alla ricerca della stessa visione. Occhi adulti, che danno luce a sguardi bambini, agli sguardi che avevamo tutti a Natale, quando era festa, e arrivavano i regali attesi da tempo, e si materializzava la visione che avevamo inseguito per mesi: il giocattolo, la chitarrina, la pista, la bambola, i 45 giri erano finalmente fra le nostre mani, e noi davamo corpo ai sogni.

Ci sono persone che sanno farlo anche da adulti, ed altre che le seguono, incantate dalla loro capacità di ricreare quella stessa atmosfera di gioia gratuita e passione realizzata. E c'è da scommetterci che tutte, in quei giorni, a Pusiano vivranno emozioni simili.
Entrare nel parco di Palazzo Beauharnais. Perdersi fra le bancarelle di dischi e libri, in cui aleggia ancora la presenza densa di nicotina e umanità di Carlo Carlini. Vagare fra strumenti e spartiti, fotografie e dipinti a tema musicale. Mangiare e bere con amici che condividono lo stesso entusiasmo. Già così, Natale a luglio.

Ma c'è di più. C'è la musica pensata, scritta, vissuta e suonata davanti ai nostri occhi e alle nostre orecchie; e per una volta i sogni si accordano con la realtà. Fra i musicisti, alcuni sono compagni di una vita, altri icone lontane, che si concretizzano, altri ancora universi da scoprire. La musica pervade l'aria, scaturisce da ogni angolo, sale sul battello e va a trovare i canguri dell'isola, costruisce ponti, consolida relazioni, incrocia mondi e crea nuovi sogni, per lanciare il cuore oltre, quando questo Natale sarà finito, e i pacchetti scartati, e le luci spente, e gli ultimi abbracci consumati.

Perché la musica non si ferma. E le nostre visioni nemmeno.