sabato 31 ottobre 2009

il silenzio delle menti pensanti




ma più di tutto mi piace il silenzio: non quello connivente dell'adulatore, che lascia parlare, e intanto reprime opinioni e obiezioni.
né quello assente del distratto, che guarda senza seguire, e intanto segue traiettorie che lo portano nel mondo_fuori.
ma neanche quello bolso dell'opaco, che ascolta senza capire, e intanto perde il filo.

più di tutto mi piace il silenzio della mente pensante, che medita mentre capisce, e intanto confronta, accorda, discorda, riannoda e scioglie, dubita, obietta, riflette e si specchia nella complessità della realtà.

è un piccolo miracolo che ogni tanto avviene: un'alchimia fra chi parla e chi ascolta. il silenzio sospeso della mano che fissa su carta quello che gli occhi dirigono, comandati dalla mente che ordina caos e scoperte.

la Bellezza dei volti fiamminghi accostati ai fotogrammi del 'Settimo sigillo'. la Memoria civile scoperta attraverso i versi dei 'Sepolcri'. la Caducità della vita che balugina dietro l'ansia di infinito di Dante.
per ogni stazione di questo percorso, un silenzio diverso. e, insieme, la netta percezione che la navigazione potrà essere difficile, ma che navigare è il senso dell'andare.