giovedì 12 marzo 2009

cinema...

chiusi nel buio della sala da ballo, i clandestini fanno festa, oggi.
oggi c'è un ospite da fuori, che li guida in una danza nuova. il cinema qui dentro assume tutto il suo senso: per un'ora siamo cullati dal liquido amniotico del sogno, che neutralizza le maree del quotidiano.

e l'ospite da fuori li conduce, tutti, da into the wild in un giro di valzer attraverso i road movie, il film di avventura, i western, nanuk l'eschimese e crossing the bridge, ombre rosse e eldorado road, lisbon story e grizzly man, per perdersi, infine, nello sguardo di ulisse, che polverizza ogni possibile tentativo di recuperare la primitiva innocenza.

secoli di cinema davanti a loro, inconsapevoli prima, impressionati poi, come pellicole ancora da scrivere, che portano negli occhi il bisogno di capire l'inconoscibile.

attorno e dentro, il suono della ricerca della solitudine e del silenzio, dei grandi spazi e di una natura che inghiotte e protegge, di un eroismo alla rovescia, che si frantuma nel gesto stesso del perdersi.
e insieme, lo sguardo del regista, di tutti i registi del mondo, che interpretano i nostri sogni e ne fanno un'arte.
il_mondo_fuori entra nella nave. e diventa visione.

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