domenica 2 maggio 2010

ri_cordare. 1




ricordare è riportare al cuore. è fare scendere nel cuore gocce di ricordi altrui, e farli propri.
ricordare è fare poesia della vita. renderla parole, o suoni, o immagini.

immergersi nei ricordi altrui con rispetto, e condividerli, significa essere vivi due volte.
'dall'adige al don' è una collana di ricordi, messa insieme dall'affetto di un nipote per un nonno segnato dal dolore più indicibile, la perdita di un figlio durante la ritirata di russia.
le voci raccontano di una storia d'amore, delle lettere, delle cartoline, delle mogli e delle madri, che hanno vissuto una tragedia collettiva, una cronaca, affrontata con l'inconsapevolezza che fosse storia, e forse proprio per questo restata ricordo comune.

sulla testa di molti degli spettatori, stasera, c'è un cappello con una penna nera.
lo stesso che portavano quei ragazzi, imbarcati su tradotte come per una gita di avanguardisti, e travolti dal gelo di una guerra ancora più feroce di tutte le altre. e negli occhi di tutti brilla la luce dell'emozione: come sempre accade, quando si toccano le corde del ricordo.

la guerra è una malattia. e la grandezza di noi, piccoli uomini, sta nel curarla col balsamo dell'arte.

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